Binta Diaw
Paesaggi Corporali, 2024
Stampa adesiva in PVC Polimerico
L’immagine di un corpo-paesaggio dialoga con il profilo della Collina di San Licerio. Nella fotografia, il corpo dell’artista stessa assume i contorni di un luogo fisico, di una morfologia naturale. “Il corpo - spiega Binta Diaw - è l’essenza della mia pratica artistica. È quel luogo personale che talvolta è anche sociale, politico e collettivo”. L’autobiografia, le questioni legate all’appartenenza, alla discendenza, alla memoria, alle storie tacitate e alla diaspora africana sono al centro della sua ricerca. Binta Diaw traduce questi temi in opere e installazioni, guidata da un senso di “libertà e responsabilità”. Parte della serie Paesaggi corporali, la fotografia restituisce il corpo come terreno di resistenza. Il disegno in gesso colorato traccia sull’immagine percorsi e ulteriori paesaggi ed evoca radici immerse nella terra che, come spiega, sono anche “liane di genealogie, cariche di temporalità attraverso le quali è sempre possibile scoprire, scoprirsi e immaginare il seguito del racconto”.